Stefano Bittasi
«Fate del bene a quelli che vi odiano» (Lc 6,27). Le nuove relazioni sociali proposte dal vangelo. L'articolo propone una riflessione riguardo al comando evangelico dell'amore verso il nemico, inteso qui come indicatore della possibilità stessa dell'adesione all'intero messaggio di Gesù Cristo. La visione dell'umanità vista attraverso lo sguardo di Dio Padre - un'umanità di fratelli e sorelle -, da una parte fa uscire il comando evangelico dal semplice dettato morale del comportamento da tenere, dall'altra è come l'orizzonte in cui verificare l'intero tessuto delle relazioni del cristiano. L'A. propone così l'amore verso il nemico come possibile cifra di lettura della tipologia di relazione all'interno dell'intera società civile, della quale i cristiani possono esserne "fermento" (RdT 48 [2007] 487-499)
Paolo Martuccelli
Episcopato e primato nel pensiero di Joseph Ratzinger. Nel corso delle sue indagini storico-dommatiche sui rapporti tra episcopato e primato, il teologo Joseph Ratzinger, pur mostrando una particolare predilezione per lo spirito e la prassi della chiesa dei padri, riconosce che anche le concezioni teologiche e le corrispondenti forme ecclesiali concrete avvicendatesi tra il medioevo e il Vaticano I, sono espressioni di un lecito e autentico, sebbene non ideale, sviluppo e non un cammino involutivo rispetto alla chiesa antica, che si sarebbe arrestato e invertito solo con l'ultimo concilio. inoltre, la teologia sviluppatasi intorno al concilio e il concilio stesso hanno dato alla chiesa la possibilità di confrontare e valutare due modelli storici fondamentali e imprescindibili - quello patristico e quello medievale-moderno -, che intanto sono collegati tra loro più di quanto si possa pensare a prima vista, ma che soprattutto convergono in una sintesi creativa, realizzata proprio dal Vaticano II, il quale così viene a costituire un terzo modello che potrebbe far sentire i suoi benefici per secoli (RdT 48 [2007] 501-548)
Giuseppe Guglielmi
Indifferenza religiosa e differenziazione della coscienza. Il fenomeno postmoderno dell'indifferenza religiosa è spesso riferito all'assenza di inquietudine religiosa che porta molti nostri contemporanei a non comprendere perché dovrebbero interessarsi di religione o porsi il problema di Dio. Partendo dalla riflessione sulla «differenziazione della coscienza» offertaci da B. Lonergan riteniamo che ci siano due considerazioni di fondo su cui riflettere. Una prima considerazione riguarda la scarsa differenziazione della coscienza che porta il soggetto a elaborare significati alquanto superficiali e poco attenti alla complessità e varietà della realtà. La seconda considerazione riguarda il significato del rifiuto di Dio che scaturisce dall'indifferenza religiosa. A partire da ciò indicheremo, infine, nell'ambito dell'interiorità e dell'esperienza religiosa due modalità per far fronte all'indifferenza (RdT 48 [2007] 549-571)
Mario Imperatori
L'unità tra eros e agape in contesto postmoderno: sfide e prospettive. L'articolo si prefigge di confrontare la tesi dell'unità tra eros e agape esposta nella prima parte della Deus Caritas est con l'affermarsi dell'amore liquido nelle nostre società postmoderne così come viene teorizzato dal sociologo Z. Bauman. E questo dapprima in vista di una migliore e più consapevole contestualizzazione dell'insegnamento di Benedetto XVI. La prima parte dell'articolo espone il contenuto dell'enciclica, cercando di focalizzarne alcuni aspetti tematici essenziali, che nella seconda parte verranno poi fatti interagire col pensiero di Bauman. Da questo confronto emergerà non solo la potenzialità contestualizzante racchiusa nella prospettiva del sociologo polacco rispetto alla Deus Caritas est, ma anche la sua capacità di stimolare ulteriormente la ricerca teologica su alcuni dei temi centrali affrontati nella prima enciclica di papa Ratzinger (RdT 48 [2007] 573-589)
Paolo Gamberini
Il Gesù di Ratzinger. L'autore presenta il recente libro di Benedetto XVI Gesù di Nazaret, analizzando alcune questioni di fondo, sia a livello metodologico che cristologico: l'uso della ricerca storico-critica nella ricerca dell'adeguata ragione dell'identità di Gesù, il rapporto tra Gesù storico e il Cristo della fede, la divinità del Gesù storico. L'autore critica la forte ed esplicita continuità che emerge nel libro tra il Gesù prepasquale e il Gesù postpasquale, senza far spazio alla discontinuità dell'evento di risurrezione nella comprensione del Gesù storico (RdT 48 [2007] 591-611)
Forum ATI
ATI quattro anni dopo. Il bilancio del Presidente Mons. Piero Coda. A conclusione della Convegno nazionale dell'ATI (Oristano) è stato eletto il nuovo Consiglio di Presidenza e riconfermato il Presidente Mons. Piero Coda e il suo Vicepresidente Marco Vergottini. Nella sua relazione di bilancio Mons. Piero Coda ha indicato le linee programmatiche per i prossimi quattro anni (RdT 48 [2007] 613-616)
Enrico Cattaneo
Il Nuovo Testamento come "memoria di Gesù". Il recente volume di G. Segalla (Teologia Biblica del Nuovo Testamento. Tra memoria escatologica di Gesù e promessa del futuro regno di Dio (Logos 8/2), LDC, Leumann 2006) è un'opera matura, che verte su di una tematica a cui l'A. lavora ormai da una vita. Impostata come scienza critica, la proposta di G. Segalla sta nel prospettare una teoria olistica della rivelazione attestata, nel quadro di un'ermeneutica canonica. Questa formulazione è spiegata alle pp. 51-55: teoria olistica «perché considera e studia la Bibbia nella sua realtà totale (dal gr. hòlos)»; - rivelazione at-testata in quanto la mediazione profetica e quella definitiva di Gesù è diventata "testo", il testo della Bibbia. Da parte nostra, rimangono le riserve espresse sulla terza parte. Se è vero - e questo è un apporto fondamentale - che il canonical criticism va visto come il necessario coronamento dell'esegesi storico-critica e dell'analisi letteraria, ci si chiede però se esso sia solo una nuova ermeneutica, che possa prescindere dalla regula fidei e dal magistero della Chiesa (RdT 48 [2007] 617-634)
Recensioni. Sono recensiti i volumi di: M. Vidal (D. Marafioti S.I.); P. Sguazzardo (A. Sabetta) (RdT 48 [2007] 635-638)
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