Sommario RdT 2/1995

Roger Aubert
Come vedo il Vaticano II
Molti volumi sono stati scritti sul Vaticano II, ma sono come tessere di un mosaico; ciò che mancava era un’ampia sintesi storica. Questa è stata realizzata di recente dalle Edizioni San Paolo, come completamento della Storia della Chiesa iniziata da A. Fliche e V. Martin. Nel presentarla, l’A. rilegge in maniera sintetica e accattivante l’intero evento conciliare, dando spazio ad aspetti poco noti ma, soprattutto, alla grande ricchezza dottrinale ed ecclesiale rappresentata dal Concilio e alle sue tuttora inesplorate potenzialità (RdT 36 [1995] 133-148)

Silvano Burgalassi
Tradizioni e tradizione: esiste il rischio della loro scomparsa?
Il cambiamento dei modelli culturali e le radicali trasformazioni dei cicli di vita delle generazioni richiedono una ridefinizione dei ruoli e determinano effetti positivi, ma anche negativi. L’analisi sociologica dell’A. è volutamente inquietante e provocatoria per imprimere una scossa salutare a chi pensa di poter continuare a parlare come se il mondo fosse quello di prima (magari quello di soli due decenni fa). Il saggio vuole mettere in luce i pericoli e la fragilità della società attuale e rendere consapevoli i cristiani di essere ormai solo una minoranza, che però proprio per questo può diventare propositiva e altamente determinante (RdT 36 [1995] 149-166)

Gian Luigi Brena
Pensare il futuro: anticipazione, previsione e responsabilità
L’uomo è responsabile del futuro della natura di fronte alle generazioni a venire - come evidenziato da H. Jonas -, anche se purtroppo il nostro potere è cresciuto più velocemente delle nostre capacità di previsione. L’etica deve così farsi carico non solo delle azioni, ma anche delle loro conseguenze (sebbene sia tutt’altro che facile dire quali saranno queste conseguenze a medio e lungo termine). Finita l’utopia del progresso illimitato, sorge il problema (e la difficoltà) di imporre una autolimitazione. La critica che Jonas fa all’utopia si estende alla fede, ma su questo punto l’A. dissente ed espone la sua visione nella quale la presenza delle Chiese è fondamentale per motivare la solidarietà e aprire all’escatologia (RdT 36 [1995] 167-184)

Alberto Masani
Verità scientifica e verità religiosa
L’A. è un astrofisico e, come tale, avvezzo tanto ai discorsi tecnici che alle visioni globali dell’evoluzione cosmica. Ma è anche un pensatore attento ai limiti della razionalità scientifica allorché prende a interrogarsi sull’emergere della vita nel contesto cosmologico. Egli fa notare, infatti, come da una parte la vita ha potuto svilupparsi grazie alla presenza delle leggi e delle costanti di natura, che regolano le strutture e i processi cosmici e, dall’altra, che la limitata durata di questo stesso fenomeno della vita, ci pone di fronte a un mistero che le risorse della razionalità scientifica non sono in grado di affronare se non in coerenza con altre visioni, filosofiche e teologiche (RdT 36 [1995] 185-194)

Saturnino Muratore
Formazione teologica. Alla ricerca di nuovi modelli
La nota si inserisce nel dibattito sollevato recentemente dagli interventi di S. Dianich e E. Franchini. La lamentata frammentazione della teologia non dipende solo dai piani di studio, ma da un mutato contesto socio-culturale che rende inadeguate le sintesi del passato e richiede una sempre maggiore interazione tra i saperi, che devono funzionare sia nella direzione della ricerca che in quella della formazione. Anche il soggetto antropologico - il soggetto in formazione - appare oggi notevolmente diverso dal passato (cf lo studio di S. Burgalassi), per cui c’è bisogno di rivedere la stessa articolazione temporale dell’itinerario formativo, per adeguarlo alle esigenze della nuova complessità sociale e culturale (RdT 36 [1995] 195-202)

Francesco Vezzosi
Il gomitolo scientifico. Postulati, teoremi e paradigmi tra scienza e cultura... verso un umanesimo informatico?
L’immagine del gomitolo richiama la complessità su cui oggi porta attenzione la scienza, ma allude anche alle difficoltà che si incontrano nel dialogo interdisciplinare ad ampio raggio tra i saperi scientifici da una parte e altre forme di razionalità, filosofica e teologica, dall’altra. Una problematica impegnativa, affrontata con competenza nel recente Convegno della Fuci: Terni 8-11 dicembre u.s. (RdT 36 [1995] 203-213)

Nerina Rodinò
Fondamenti dell’identità maschile e femminile
Il tema molto ampio di un recente Convegno sull’identità maschile e femminile è stato strutturato in tre sessioni: delle scienze umane, delle scienze filosofiche, delle scienze teologiche. Da ogni parte sono emersi stimoli e idee nuove, ma anche la difficoltà di chiudere in definizioni un processo evolutivo del quale solo recentemente si sta acquisendo consapevolezza (RdT 36 [1995] 214-220)

Forum ATI
Viene presentato il programma definitivo del XV Congresso Nazionale (Udine 11-15 settembre ’95). Seguono gli interventi di Giampiero Bof e di Sergio Ubbiali sul tema del Congresso. Infine, a firma di Bruno Forte viene ricordato Mons. Antonio Ambrosanio, recentemente scomparso, uno dei padri fondatori dell’Associazione (RdT 36 [1995] 221-231)

Giuseppe Mattai
Gli eventi "rivoluzionari" del biennio 1989-91 e il revival neocapitalistico in tre saggi di autori americani
Sono presentati tre recenti volumi - tradotti anche in italiano - che rileggono gli eventi sfociati nel crollo del regime comunista nei paesi dell’Est europeo, evidenziando l’incidenza dei fattori etici e religiosi, impersonati dalla figura carismatica del papa polacco, Karol Wojtyla. L’A. non manca di mettere in luce, accanto agli aspetti positivi, i limiti e le forzature di una lettura neocapitalista della dottrina sociale della Chiesa (RdT 36 [1995] 233-241)

ultimo aggiornamento 2 ottobre 2003