Sommario RdT 6/2004

Andrea Milano
La Chiesa per l'unità dell'Europa tra presente, passato e futuro. In un momento in cui il tema delle radici cristiane dell'Europa suscita aspri dibattiti, questa ampia riflessione dal punto di vista storico riconosce l'inserimento della dimensione religiosa nella società civile del passato e l'attuale contrazione del valore di verità della religione oggi, in cui indifferentismo ed ateismo si diffondono. Le radici dell'Europa sono nei nomi di tre città, Gerusalemme, Roma e Atene. La fede, partita da Gerusalemme si diffonde lungo le strade dell'Impero e da quell'impasto di papato e impero nasce la società medioevale con i suoi codici e le sue università, ossia la christianitas, divisa dalla riforma protestante ma pur sempre tenuta insieme da valori comuni e da un'unica lingua che permetteva, come ai tempi di Atene, lo spostamento dei maestri da un'università all'altra, creando in Europa una rete di scambi fecondi. L'A. conclude enunciando un principio sul quale basare una nuova integrazione dei popoli, un principio che proviene dalla riflessione di secoli di teologia e di fede: il principio persona (RdT 45 [2004] 805-832)

Adolfo Russo
Abitare il pluriverso. L'ultima sfida alle religioni. Sta velocemente mutando il significato dell'universo che si sta trasformando in pluriverso in cui non c'è più un unico centro. La perdita del centro provoca disagio eppure rappresenta per l'A. l'opportunità per un nuovo modo di pensare. L'Occidente ha negato la cultura dell'altro, nel pluriverso le spinte universalistiche coabitano col vissuto locale e il suo carico di tradizioni. L'identità non è più concepita come una realtà statica ma in divenire, aperta a nuovi orizzonti simbolici. L'imposizione del modello occidentale presenta il pericolo di appiattimento di stili di vita e occorre attenzione critica. È qui che si colloca il compito della religione, in grado di tenere insieme essere e divenire, uno e molteplice. Il pluriverso mette in crisi i sistemi monolitici, ma rappresenta una difesa dall'integralismo e dal trionfalismo. Sembrerebbe che gli orizzonti di senso si escludano reciprocamente, ma comprenderli insieme senza snaturarli è la sfida che si pone alla teologia oggi (RdT 45 [2004] 833-854)

Pietro Schiavone
Culto spirituale, discernimento, contemplazione nell'azione in Ignazio di Loyola. I tre aspetti degli EE menzionati nel titolo vengono qui esaminati nel loro significato profondo e nelle reciproche implicazioni. Contemplazione nell'azione significa vivere la fede nel quotidiano, culto spirituale significa compiere la volontà di Dio che, tramite il discernimento, dobbiamo imparare a riconoscere nelle scelte della vita. L'illuminazione di Manresa trasformò il modo di vedere di Ignazio e gli svelò il senso profondo delle parole di Paolo ai Romani, cioè l'adorazione consapevole nel corso della vita quotidiana, con un coinvolgimento esistenziale e la capacità di discernere volta per volta la volontà di Dio. Contemplazione nell'azione non significa trascurare la preghiera, bensì esercitarsi a cercare Dio in tutte le cose. È la mistica del servizio (RdT 45 [2004] 855-881)

Giuseppe Lorizio
Rivelazione e metafisica nell'orizzonte del rapporto fede / ragione. L'A. intende chiarire le proprie posizioni rispondendo ad alcune critiche, alcune delle quali pubblicate sulla nostra rivista, che non rispecchiano il suo pensiero, sviluppando in modo organico i nodi filosofici ed epistemologici del suo percorso teologico di ricerca verso un auspicato rinnovamento della metafisica - di cui riconosce la crisi ma non, come molti ritengono, la fine - nella prospettiva della carità. La sua riflessione è stata stimolata dall'enciclica Fides et ratio, nei cui due termini l'A. vede due mondi vitali da riconciliare e condurre verso un rapporto reciproco e costruttivo (RdT 45 [2004] 883-905)

Bruna Gambardella
La 44ª Settimana Sociale dei cattolici italiani. Democrazie attuali, crisi della rappresentanza e nuovi scenari. La riflessione che unifica questa Settimana sociale è, secondo l'A., la crisi della rappresentanza che minaccia la democrazia in quanto la tirannia della maggioranza porta a un predominio delle oligarchie, la perdita dell'identità nazionale dà luogo a fenomeno di localismo e di intolleranza senza possibilità di reale integrazione culturale. È necessario ancorarsi a valori imperituri e condivisi. La crisi della democrazia rappresentativa, che non riesce a esprimere i valori dell'umanesimo civile, seguendo invece modelli di marketing per assicurarsi il consenso, porta alla proposta di una democrazia deliberativa, che però richiede un profondo cambiamento dell'informazione e della politica (RdT 45 [2004] 906-913)

Forum ATI file PDF
La sinodalità come forma di Chiesa. Il seminario sulla sinodalità è incentrato sulla relazione del p. Legrand - che ha aperto un dibattito interessante - dimostrando l'importanza della dimensione sinodale ma anche le difficoltà che la sua applicazione incontra in un momento in cui la Chiesa, in quanto soggetto plurale, è chiamata a un coinvolgimento più attivo dei cristiani e a una maggiore corresponsabilità (RdT 45 [2004] 915-920)

Armando Nugnes
Diritto, morale, politica: tra autonomia e interferenza. Il proceduralismo di Jürgen Habermas. Il volume qui presentato mostra l'ampio ventaglio dei temi che hanno suscitato l'interesse di Habermas per concentrarsi sulle domande fondamentali sul diritto, utilizzando sia l'approccio pragmatico che la svolta linguistica per arrivare alla distinzione basilare tra agire strategico e agire comunicativo. Di quest'ultimo, rivolto all'intesa, si può dire che tende all'intersoggettività come obiettivo, ma anche come presupposto. La riflessione dell'A. evidenzia alcune polarità fondamentali messe a fuoco da Habermas, quale quella diritto/morale, decidendo per la co-originarietà di entrambi, in quanto la morale influenza le motivazioni di conformazione del singolo alla norma. Il diritto ne esce deformalizzato, ma non moralizzato. Altra polarità messe in luce è quella diritto/potere. La contrapposizione della sfera di diritto privato con quella di diritto pubblico viene da Habermas ritienuta superata dal paradigma procedurale che propone una complementarità tra le due autonomie. L'ultima parte apre al dibattito attuale per la costituzione europea e ai nuovi problemi che essa pone (RdT 45 [2004] 921-934)

Anna Carfora
Archivio per la storia delle donne. Viene qui presentato il primo volume dell'Archivio per la storia delle donne, della fondazione Valerio, a cura di Adriana Valerio. Si tratta di un'opera appena iniziata, che si propone di mettere a disposizione degli studiosi inediti documenti storiografici sulle donne - ma anche e soprattutto di donne - conservati negli archivi del Mezzogiorno, per riscattare dalla damnatio memoriae tutto il mondo dell'esperienza, della sensibilità religiosa e del pensiero femminile, che pur avendo attraversato come un fiume carsico la cultura delle varie epoche, è stato escluso e ignorato per secoli. L'Archivio offre materiali nuovi che restituiscono spazio alla dimensione religiosa e riporta alla luce eccezionali figure di donne, permettendo così agli storici delle nuove generazioni di riscrivere la storia in modo riequilibrato (RdT 45 [2004] 935-944)

Recensioni Sono recensiti i volumi di: S. Ignazio di Loyola (A. Barruffo); E. dal Covolo - R. Uglione (S. Tanzarella) (RdT 45 [2004] 945-946)

ultimo aggiornamento 7 marzo 2005